Hubertus Joseph Pilates
© Esperanza Aparicio Romero e Javier Pérez Pont
©HakaBooks.com 2013
Traduzione castigliana: Francesco de Benecdictis
Immagine di copertina: ©Smithsonian American Art Museum
Fotografia Autori (Résumé autori): José Manuel Ferrater
Autoedición e disegno: HakaBooks.com
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Aragón 368, 4º 2ª
08009 bcn
books@hakabooks.com
ISBN:978-84-15409-68-7
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Esperanza Aparicio Romero & Javier Pérez Pont
HUBERTUS JOSEPH PILATES
LA BIOGRAFIA
INDICE
Dedica e ringraziamenti
PREFAZIONE 1
PREFAZIONE 2
PROLOGO
CAPITOLO 1 1883-1914, GLI INIZI
1.1 GENEALOGIA PATERNA
1.2 GENEALOGIA MATERNA
1.3 INFANZIA
1.4 ADOLESCENZA
1.5 LA PRIMA MOGLIE
1.6 GRAN BRETAGNA
CAPITOLO 2 1914-1919, DETENZIONE
2.1 GLI ALBORI DELLA GRANDE GUERRA
2.2 CATTURA: SANDHURST, ISLE OF JERSEY, LANCASTER
2.3 KNOCKALOE
2.4 ORGANIZZAZIONE INTERNA
2.5 SPORT
2.6 OSPEDALI
2.7 FINE DELLA GUERRA ED EVACUAZIONE DEI PRIGIONIERI
CAPITOLO 3 1919-1925, DI RITORNO A CASA
3.1 RINCONTRO FAMILIARE E NOZZE
3.2 SCUOLA AMATORIALE DI BOXE
3.3 AMBURGO
3.4 BREVETTI E PREPARAZIONE DEL PRIMO VIAGGIO NEGLI U.S.A
3.5 PRIMO VIAGGIO A NEW YORK
CAPÍTULO 4 1926-1945, L'AVVENTURA AMERICANA
4.1 SECONDO E DEFINITIVO VIAGGIO A NEW YORK
4.2 939 EIGHT AVENUE
4.3 PRIMI TRE ANNI
4.4 LA PICCOLA “ERA DORATA”
4.5 LA DIFFUSIONE DELLA CONTROLOGIA
4.6 LA SECONDA ESPANSIONE: JACOB’S PILLOW E SECONDO LIBRO
CAPITOLO 5 1946-1959, RICONOSCIMENTO E FAMA
5.1 FINE DELL’EPOCA D’ORO
5.2 CODA DELL’EPOCA D’ORO
5.3 PRIMA FONDAZIONE
5.4 RITORNO DI ROMANA KRYZANOWSKA NELLA GRANDE MELA
5.5 COMINCIA IL DECLINO
CAPITOLO 6 1960-1967, LA DELUSIONE
6.1. INSISTENZA VERSO LA FINE
6.2. ALLA DISPERATA
6.3. SECONDA FONDAZIONE E SPERANZE
6.4. GRAVI PROBLEMI CON LA SECONDA FONDAZIONE
6.5 BENDEL’S
6.6. ULTIMI TENTATIVI DELLA SECONDA FONDAZIONE
6.7. SEPARAZIONE FINALE FRA JOE PILATES E LA SECONDA FONDAZIONE
6.8 DECESSO
CAPITOLO 7 1968-1973, FINE DELLO STUDIO ORIGINARIO
7.1 VITA SENZA JOE
7.2 RITIRO DI CLARA
7.3 ULTIMI TENTATIVI DELLA FONDAZIONE
7.4 CHIUSURA DELLO STUDIO ORIGINARIO
CAPITOLO 8 1973-1977, ULTIMI ANNI DI CLARA
8.1 SUNY PURCHASE
8.2 DECESSO DI CLARA E FINE
EPILOGO
APPENDICE
Un’introduzione e alcuni passaggi.
Importanza dell’attrezzatura
Importanza degli Esercizi.
Combinando attrezzi con esercizi.
Spirito
Ideologia e filosofia.
Perché preoccuparsi di questo tipo di ricerca?
Trascorso.
L’attrezzatura.
*Attrezzatura moderna ed esercizi.
BIBLIOGRAFIA
Fonti
ARTICOLI
B) VIDEO
C) ALTRE FONTI
INSTITUZIONI
TESTIMONIANZE ORALI
RÉSUMÉ AUTORI
Dedicato a Esperanza
Dedica e ringraziamenti
I contributi in questa biografia dei documenti ufficiali e privati cercati, setacciati e trovati sono risultati determinanti e cruciali per pubblicare un’opera a partire dalla rigorosa veridicità con la quale, dall’inizio, fu concepito il lavoro di ricerca biografico. Per questo motivo, non possiamo dimenticare il contributo disinteressato e cortese di tante persone il cui aiuto è risultato molte volte essenziale per il suo successo. Senza la loro collaborazione ed attitudine sarebbe stato ancora più difficile, se non impossibile, elaborare questo libro.
Dedicato alla memoria di Joe e anche a quella di Clara.
A Romana Kryzanowska, alla quale, alla fine, la storia assegnerà sempre il posto di “maestra leggendaria”. Romana ha mantenuto vivo ciò che aveva appreso dal maestro per trasmetterlo con abnegazione, umiltà ed amore senza tregua durante decadi. La sua arte prevarrà sempre, allo stesso modo dell’opera del grande genio che lei ha saputo portare avanti e trasmettere.
Vorrei ringraziare la nostra grande amica Sari Mejía Santo, per aver portato avanti magistralmente il lavoro intrapreso da sua madre, Romana Kryzanowska; per il suo sostegno continuo, per aver apportato materiale di molto pregio per questo libro, per la sua generosità al momento di contattare testimoni e di averci facilitato interviste davvero fondamentali.
Una speciale menzione a Kathy Stanford, che abbiamo avuto la fortuna di conoscere grazie a Sari.
Alla meravigliosa famiglia Le Riche-Pilates, per i loro valori umani e per il loro aiuto, soprattutto a Kathy e a Gary, per avermi fatto sentire a mio agio quando li ho visitati a casa della loro madre, Mary Pilates.
A Charles Perrin, Assistant Cyrator Dance Division della meravigliosa The New York Public Library for the Performing Arts a New York, per la sua simpatia e per aver facilitato la ricerca in quell’immenso mare di informazioni che è l’istituzione presso la quale lavora.
Al signor Gerd Lamers degli Archivi di Mőnchengladbach, per la sua collaborazione nel ritrovare documenti smarriti da secoli e per la sua capacità di interpretare i dati secondo il loro contesto storico.
Alla sua collega del Abteilung Stadtarchiv della località di Viersen, Sig.ra Linda Godry, per il fatto di essere una grande professionista e, soprattutto, per essere una persona così interessante ed amabile.
A Sean P. Gallagher, per avermi reso possibile l’accesso al suo meraviglioso archivio su Joe Pilates, in cui ho sperimentato la stessa sorpresa che immaginavo provassero “Alì Babà e i quaranta ladroni” una volta entrati nella grotta del tesoro…
A Harry Vonderlieth, il quale, grazie alla sua cruciale e disinteressata collaborazione, ha fatto diventare realtà qualcosa che, a tratti, sembrava impossibile da raggiungere.
Anche a August J. Benkert per il suo contributo meraviglioso in memoria del suo proprio padre e, pertanto, anche di Joe Pilates.
A Phoebe Higgins, persona così particolare e meravigliosa, per la sua profonda conoscenza del metodo e per il piacere di averla conosciuta.
A Ilana Asler, Mathilda Klein e Aviva Rahmani, per i contributi personali che hanno dato colore a quest’opera e per averci incoraggiato sempre durante il lungo percorso di elaborazione di questo libro.
A Richard Maury, socio della ditta Marks & Clerk di Londra, che mi ha dedicato il suo tempo in maniera efficace e disinteressata.
A Violeta Gimeno, che ha effettuato tantissime traduzioni dal tedesco preziose per questo libro e per la sua precisione.
A Veronica Blazer, che ci ha aiutato in molte cose, come nella comprensione di testi tedeschi o nelle infinite telefonate; per la sua curiosità verso le nostre scoperte, spronando in questo modo il nostro lavoro.
A Wendy Perron, Editor in Chief Dance Magazine per il suo aiuto disinteressato e per il tempo che ci ha dedicato.
A Angela Wiele, della International Student Advisor Martha Graham School of Contemporary Dance, per non essersi arresa quando le cose erano diventate difficili.
A Stuart Hodes, che senza conoscerci si è messo a nostra completa disposizione.
A Alexandra Yu, donna sorprendente, poiché conoscerla è stata un regalo extra ed inopinato in questo cammino; e a Holly Nedelka, vecchia cliente del Al Roon’s per la sua testimonianza così esaustiva su ciò che era stato questo luogo newyorchese così famoso.
A Robert Krebber, perché, grazie al suo sito www.ongen.de, abbiamo potuto reperire qualche documento sugli antenati di Joe Pilates.
A Norton Owen, Director of Preservation Jacob’s Pillow Dance Festival.
A Norbert Silberbach, dell’Institut für Stadtgeschichte de Gelsenkirchen, per le sue innumerevoli traduzioni dei documenti utilizzati in questa biografia, per la sua professionalità nell’aiutarci a ritrovare i così tanti documenti necessari.
Ai miei amici e clienti, Ángela Giró e José Manuel Ferrater, che mi hanno offerto giorni di pace e di luce nel loro meraviglioso spazio, nelle Cases d’Alcanar, affinché mi dedicassi a scrivere.
Ad Hans Welters, del Pilates Kall e.V. a Mőnchengladbach per il suo aiuto e la sua lettera così amabile.
Ad Harald Bennert, che come passatempo sta realizzando una ricerca sulla storia della boxe in Germania, apportando, in questo modo, preziose informazioni su Joe Pilates.
Una menzione molto speciale per Javier Velázquez che ha elaborato un capitolo extra alla fine del libro, sulla strumentologia inventata da Joe, legata agli esercizi associati ad essa. Per il suo intelligente, profondo e sincero avvicinamento a questo tema così spinoso e delicato (doti che dimostra in tutti i suoi interventi). Grazie per essere un nostro grande amico e di esserci sempre, per averci incoraggiato continuamente a completare questo difficile compito, per i tuoi preziosi suggerimenti, correzioni del testo e per la elaborazione di tutte le cartine e grafici inclusi in questo libro.
E, in ultimo, grazie a Joe, perché attraverso questo lungo e tortuoso cammino verso La Biografia abbiamo potuto conoscere persone meravigliose e, allo stesso modo, sviluppare ed ampliare le nostre conoscenze in molti ambiti.
Come ringraziamento al suo legato, in generale, e al nostro apprendimento, in particolare, vogliamo offrire al mondo quest’opera storico-biografica realizzata con il nostro più sincero rispetto e ammirazione.
PREFAZIONE 1
Joseph e Clara Pilates sono state le prime due persone che abbiamo conosciuto, io e mio fratello, quando siamo arrivati a New York alla fine degli anni Cinquanta. Ci presentò mia madre, Romana Kryzanowska, la quale, dopo anni di riflessione e di studio, è arrivata ad essere considerata la professoressa e la rappresentante più illustre della metodologia sviluppata da Joseph Pilates. La mia prima impressione, dopo essere entrata in questo piccolo studio, ubicato al numero 939 della Ottava Avenue, in quello che era all’epoca un quartiere di cattiva reputazione, fu quella di trovarmi di fronte ad un uomo dalla voce autoritaria e dai capelli bianchi. Aveva addosso solo un costume. Per me, una bambina timida e superprotetta, il suo sguardo risultava fisso e provocante. Tuttavia -e nonostante la mia timidezza- non trascorse molto tempo prima che la grande stima e necessità che sentiva il proprio Joseph Pilates verso Romana ci rendesse -a me e a mio fratello- devoti studenti, collaboratori e partecipanti a quel mondo che Pilates chiamò “Contrologia”. Anche se lo stesso Pilates non si è mai riferito al suo lavoro come Pilates, non ebbe difficoltà a chiamarci, me e Paul, come suoi “figli Pilates”.
Qualche anno dopo, Javier Pérez Pont e sua moglie, Esperanza, ci fecero spesso visita nella nostra casa di Fort Worth, nello Stato del Texas. Cercammo sempre di organizzarci per essere tutti presenti a quegli incontri. Javier ed Esperanza, dal canto loro, approfittarono sempre di queste visite per ampliare la loro conoscenza su Joseph Pilates. Volevano sapere tutto, per quanto trascurabile fosse sembrato. Dimostrarono un tale interesse che Romana, alla fine, suggerì loro l’idea di scrivere un libro su Joseph Pilates. E, sei anni fa, si lanciarono in questa impresa. Javier ed Esperanza sono grandi conoscitori del lavoro svolto da Joseph Pilates e da Romana Kryzanowska. Questa coppia si annovera tra le persone più meticolose ed oneste che conosco, sia per il loro lavoro che per la loro grande capacità di comprensione nonché per la loro filosofia e determinazione. Non si lasciano prendere da egocentrismi o dal fare “migliorie” al lavoro del genio.
Per tutto ciò, ho fiducia in questo testo su Pilates e nelle loro illuminanti lezioni, che mia madre, a sua volta, trasmise a centinaia di persone. Credo fermamente che, grazie all’impegno di Javier ed Esperanza, con il lavoro duro, l’onestà e l’attenzione ai particolari, questa cronaca del genio che è stato Joseph Pilates sia in buone mani.
Sari Mejía Santo
PREFAZIONE 2
Sono molto onorata per aver ricevuto la richiesta di scrivere un’introduzione alla prima biografia definitiva di Joseph Hubertus Pilates. Per incominciare, dico che mi piace molto il Metodo Pilates di Contrologia e tutto ciò che questo comporta. E così è stato a partire dalla mia prima esperienza del metodo, avvenuta nel settembre 1976, quando i miei muscoli addominali divennero così doloranti che non potei ridere per vari giorni; e fino ad oggi, continuo a sfruttare questi esercizi per conto mio o con altri. Non ho ancora incontrato qualcuno che non possa trarre beneficio dalla straordinaria metodologia di Joseph Pilates. I suoi incredibili attrezzi e le sequenze classiche, tradizionali di esercizi sono semplicemente meravigliosi! Non ho mai smesso, inoltre, di scoprire nuove sfumature ed idee sempre più profonde nei movimenti, che vanno oltre i suoi benefici diretti. Quest’uomo era geniale! Mi rallegra, inoltre, il fatto di sapere che l’ordine medico sta cominciando ad integrare il lavoro del Sig. Pilates, poiché, secondo ciò che ho ascoltato durante questi anni, questo era uno dei suoi principali obiettivi.
A onor del vero, tuttavia, bisogna dire che nessuna grande scoperta, neppure la più prodigiosa, può avere continuità senza una seconda generazione che non sia appassionata come la prima. Il Metodo Pilates ha avuto la fortuna di poter contare su discepoli fuori dal comune, che hanno continuato la tradizione ed ampliato le sue abilità e conoscenze. E in ciò, senza dubbio, spicca la mia professoressa, l’incredibile Romana Kryzanowska. A mio avviso, il suo senso del corpo umano in movimento -senza dubbio sviluppato durante i suoi anni di studio con Joseph e Clara Pilates- non ha uguali. Ha, dalla sua parte, anche una formazione ed un’esperienza nel balletto che le ha permesso, secondo me, di dare cadenze più varie ai suoi esercizi ed approfondire il Principio Pilates del movimento fluido. Romana è anche una fonte di ispirazione costante per tutti i suoi alunni! Non importa quale sia il suo limite o la sua problematica, Romana riesce sempre a far sì che la capacità fisica dei suoi alunni vada molto oltre ciò che si spera. Io stessa sono stata operata di scoliosi e, grazie a Romana, ho realizzato esercizi che la mia colonna vertebrale non ho mai pensato che potesse sopportare. E, inoltre, mi ha liberato dal dolore per tutta la vita! È stata anche lei la persona che mi ha ispirato a diventare professoressa di Pilates e, attualmente, ancora spero di riuscire a raggiungere, un giorno, una piccola parte del suo sapere e della sua visione.
Pertanto, quando ho conosciuto Javier Pérez Pont attraverso la figlia di Romana, Sari Mejía-Santos, e sono venuta a sapere che aveva l’intenzione di intraprendere la redazione di una biografia di Joseph Pilates, subito mi sono emozionata! In quarant’anni e più che conosco Romana, ho intravisto alcuni episodi della vita del Sig. Pilates che sono stati spesso messi in dubbio dai professori della prima generazione. Alla fine, potremo fruire della vera storia di Joseph e di Clara Pilates. Essendo nato il Sig. Pilates nel XIX secolo -fattore che rende di per sé difficile il reperimento di informazioni di quell’epoca- sicuramente la dedizione generosa di Javier nell’elaborazione di quest’opera è andata oltre ogni tipo di immaginazione.
Javier ha cercato di fare molti viaggi per ottenere la documentazione necessaria per verificare le sue scoperte. E che dire poi del fatto di tradurla in diverse lingue! Ben presto tutti potremo sapere esattamente dove nacque il Sig. Pilates e se abbia avuto fratelli. Se realmente sia stato un bambino cagionevole di salute, che per migliorarla lavorò sul suo corpo. Scopriremo anche tutti gli avvenimenti legati alla sua adolescenza e quando sia realmente arrivato negli Stati Uniti. E, inoltre, tutte le domande che ronzano intorno al mondo Pilates -da quando mi sono incorporata ad esso- avranno una risposta. Per non parlare dei documenti fotografici della prima casa della famiglia Pilates. Tutto questo è appassionante per tutti i professori di Pilates di tutto il mondo e, anche, per i discepoli del metodo che desiderano comprendere meglio il suo ideatore. Conosceremo i trascorsi dell’uomo che ha inventato alcuni tra gli esercizi e degli attrezzi più sorprendenti che siano mai esistiti e capiremo meglio le sue motivazioni in questo.
Per finire, vorrei esprimere la mia gioia al vedere pronta questa biografia. Sono impaziente di leggerla per intero e conoscere tutti i particolari della vita di qualcuno che, senza averlo neppure conosciuto, ha segnato per sempre la mia stessa vita. La sua influenza sui professori che lo hanno seguito è stata straordinaria e tutti questi, a loro volta, hanno ispirato la generazione successiva, che per quello che io posso vedere ha ancora così tanta forza! Javier Pérez Pont ha reso un grande omaggio al mondo Pilates e sono convinta che lo stesso Joseph Pilates, in qualunque posto si trovi adesso, sta sorridendo!
Phoebe Higgins
PROLOGO
Romana Kryzanowska, oltre ad impartire ai suoi discepoli le conoscenze tecniche sulla Contrologia imparata direttamente dai suoi cari maestri Joe e Clara, ha sempre tramandato con assoluta naturalezza gli aneddoti e i pensieri intimi della sua vita trascorsa accanto a loro.
Risulta molto difficile separare la parte tecnica della Contrologia dalla parte filosofica vincolata alla personalità di Joe, suo ideatore, e legata anche alla stessa personalità e carattere di Romana. Al suo fianco, la formazione assumeva quella magica ed archetipica formula della relazione maestro-alunno, poco usuale ai nostri giorni. Romana ti trasportava in un’atmosfera, a un “modo di fare” che ti metteva in uno stato diverso, positivo e piacevole che, secondo le sue stesse parole (quando le esprimevamo il nostro apprezzamento per questa sua virtù): “È così come l’ho imparato ed è così come mio zio Joe e mia zia Clara avrebbero voluto che fosse”.
Per molti anni e dal primo giorno in cui abbiamo messo piede nel mitico Drago’s Gym a Manhattan (dove lavoravano Romana e sua figlia Sari), Romana incitava continuamente i suoi alunni e clienti con frasi che Joe e Clara erano soliti ripetere, o raccontando storie su come erano nati alcuni esercizi e attrezzi di allenamento o narrando aneddoti relativi allo Studio originario nella Ottava Strada1. Romana, durante tutta la sua vita, è stata un’ammiratrice devota e sempre riconoscente al legato dei suoi due maestri, un’altra sua qualità da rivalorizzare ai nostri giorni.
1 Per riferirci allo studio o palestra di Joe Pilates e di Clara, sito al numero 939 dell’Ottava Strada, abbiamo scelto di scriverlo Studio (con maiuscola) per differenziarlo da altri studi di cui si tratterà durante questa biografia.
Impressionati positivamente dalla personalità di Romana, abbiamo preso la decisione di mettere su carta le sue memorie. Spronati da lei, e come se si trattasse di un suo incarico personale, abbiamo acconsentito ad incominciare il lavoro di ricerca e a cercare di scrivere sulla vita di Joe Pilates, con l’intento di fornire al pubblico la vera storia di questo grande ideatore e genio universale. Lavoro, oggi, ancor più necessario, dato che il nome Pilates è degenerato fino a diventare un sostantivo, popolarmente usato per riferire un imprecisato tipo di esercizio.
Crediamo che un’ “opera” non sia dissociabile dalla vita e dalla filosofia del suo ideatore; in questo modo, ciò che è stato creato permane come un’opera postuma, vale a dire, terminata o completata da H. Joseph Pilates e da sua moglie Clara lungo i quarantuno anni di convivenza (e nel caso di Joe potremmo parlare di quasi tutta la sua vita). Tutto il resto, tutto ciò che si è attribuito o associato posteriormente al nome dell’ideatore, dovrebbe essere chiamato in qualunque altra forma, in quanto diverge dalla sua “opera” e, pertanto, dal suo ideatore.
Per scrivere questo libro abbiamo fatto affidamento, da un lato, sulla parte documentale scritta (archivi, documenti, ecc.) e, dall’altro, sulla parte testimoniale di molte persone che lo conobbero e che abbiamo avuto la fortuna di intervistare come, per esempio, quelle che derivano dalle nostre visite in casa di Romana a Fort Worth (Texas), dove tutto questo ha avuto inizio insieme a sua figlia Sari.
Cominciando questa biografia, il solo fatto di pensare a “ricostruire” una biografia di qualcuno che è diventato un mito -di cui si sapevano quattro cose e, molte di esse, visibilmente inverosimili-, avevamo la sensazione di ricomporre un enorme puzzle i cui pezzi si erano man mano persi. Dopo aver ascoltato e letto per anni aneddoti e dati biografici di ogni tipo e senza senso, non nasconderemo che, a parte una continua sorpresa non esente da emozione, abbiamo provato quasi una certa colpevolezza a “distruggere” un mito… Sebbene alla fine, questo stesso fatto ci ha portato a costruirne un altro più solido, fondato su dati autentici.
Durante lo svolgimento della ricerca abbiamo man mano smantellato quasi tutte le informazioni compendiate nelle pagine web, giacché abbiamo verificato che questo tipo di materiale è frutto più della fantasia collettiva intorno a un mito che di dati inconfutabili e reali ritrovati più tardi in fonti ufficiali.
Abbiamo cercato di parlare con tutte le persone che abbiamo potuto trovare e che hanno avuto relazione con Joe Pilates. Molte di loro (registrate alla fine del libro) hanno acconsentito ad essere intervistate; in altre circostanze, ci è dispiaciuto venire a sapere che certe persone erano già passate a miglior vita; e, infine, in pochissimi casi, è risultato impossibile accedere seppur a una minima conversazione. Sinceramente, queste ultime, rappresentavano solamente un “vincolo in più”, senza importanza speciale che alterasse qualche aspetto rilevante nella vita molto estesa ed intensa di H. Joseph Pilates. Allo stesso modo, durante il lavoro di ricerca, abbiamo scoperto che attualmente qualche organizzazione o ditta che ci interessava ha smesso di esistere.
Il materiale proveniente da testimonianze orali è a volte soggetto alla “spinosa” opinione personale dell’intervistato, non supportato da documenti o qualcosa di simile. Ad ogni modo, lo abbiamo ritenuto interessante per la biografia e, pertanto, vi è stato incluso.
Con alcuni documenti specifici ci siamo trovati di fronte al bivio di dover interpretare e decidere (da un punto di vista personale) la loro importanza. In questi casi, abbiamo cercato di contenere al massimo le nostre supposizioni per dar adito al racconto di ciò che abbiamo trovato e per permettere al lettore di trarre personalmente la conclusione.
Parte del materiale di cui disponiamo concernente Hubertus Joseph Pilates -dalla sua nascita fino al suo arrivo negli Stati Uniti- proviene da interviste pubblicate in articoli successivi al suo periodo in Germania, o tramite persone che conobbero in vita i coniugi Pilates a New York. Occorre indicare che la maggior parte delle testimonianze, rilasciate da persone che lo conobbero, lo descrivono come un uomo estremamente riservato con una propria vita personale e familiare. Clara, più che Joseph, era solita raccontare episodi della sua vita o di quella di suo “marito”.
L’altra parte documentale di questo periodo, più interessante e piena di novità, corrisponde a documentazione proveniente da archivi ufficiali. Vedremo, come succede spesso, che i dati ufficiali non corrispondono al racconto fatto dallo stesso Joseph.
Per capire la filosofia, le credenze, la vita e l’opera di un personaggio, dobbiamo situarlo, sin dal momento della nascita, dentro ad un contesto socio-politico-culturale e geografico concreto, e seguire i fatti della sua vita sempre in relazione con le circostanze che la vita gli ha riservato. Ciò ci farà calare dentro una “peculiarità storica” dove si sviluppa la vita e il pensiero del nostro protagonista. Certamente, le persone sono indissociabili dal tessuto sociale, economico, politico e storico propri dell’ambiente dove vivono e in cui si educano. Ad ogni modo, non è obiettivo di questo libro analizzare in profondità tutti ed ognuno degli aspetti che, senza dubbio, sono molto interessanti della cultura tedesca, inglese e nordamericana in cui visse H. Joseph Pilates, ma quello di annotare ciò che a nostro giudizio riveste un interesse rilevante per capire completamente il protagonista di questa biografia.
Questa biografia non pretende di essere un’opera per eruditi, per cui le note a pie’ di pagina non includono la totalità dei riferimenti ai documenti originali consultati né degli innumerevoli archivi dove, malgrado gli sforzi profusi nella consultazione, la ricerca è risultata infruttuosa. Pretende di offrire piuttosto una lettura piacevole ed affidabile circa le scoperte del lavoro di ricerca realizzato. Basti menzionare alla fine del libro i diversi archivi nazionali, locali e privati, oltre altre Istituzioni dove si è ritrovato materiale valido su Hubertus Joseph Pilates. Chiediamo, pertanto, scusa per le possibili carenze di tipo accademico e, soprattutto, di tipo letterario e di stile nel riportare –non essendo scrittori né storici di professione- il testo e il contesto non solo della vita di Hubertus Joseph Pilates ma anche della nostra propria odissea prima di ottenere un racconto organizzato e veritiero di questa opera. Durante il lungo e lentissimo tragitto di ricompilazione di documenti ufficiali, in effetti, ci siamo imbattuti, a volte, in difficoltà insormontabili dovute alla odierna legislazione tedesca, o perché i documenti sono andati distrutti durante la Prima o Seconda Guerra Mondiale. Anche negli Stati Uniti esistono documenti ai quali non abbiamo avuto accesso a causa del codice di riservatezza che vige nella legge americana, e di ogni Stato in particolare.
Ma come potremmo esprimere il privilegio di essere stati i primi nella storia ad entrare in tutti quegli archivi di tante città tedesche ed inglesi alla ricerca di tratti della vita di Joe Pilates? E, come ogni piccolo dettaglio diventava qualcosa di straordinario! Era come intravvedere la luce poco a poco… Quella ricerca della luce è stato il nostro faro in tutti quei momenti bui in cui ci eravamo persi d’animo.
E che dire delle difficoltà incontrate nel tracciare l’albero genealogico del nostro personaggio quando ci muoviamo in epoche dove, a parte l’alto indice di analfabetismo nella popolazione (e ciò significa non sapere come si compita esattamente il proprio il cognome), si sommano i cambiamenti nell’amministrazione (si pensi, per esempio, all’occupazione francese o al cambiamento di regime dalla Prussia all’Impero Tedesco). Ma ci piacerebbe spiegare, prima di incominciare la lettura di questa opera, che anteriormente al secolo XIX il registro dei cognomi non era tanto rigoroso come lo diventerà successivamente. Da qui deriva che in qualche occasione si sia seguita la pista di un cognome e, dopo, alla fine della ricerca si è dovuto accettare con moltissima pazienza che il cammino seguito era sbagliato e che dovevamo ricominciare da capo. A volte, l’interpretazione di un testo ha richiesto l’intervento concreto di due o addirittura tre differenti traduttori esperti tedeschi, poiché i testi presentavano numerose cancellature, erano rovinati ed utilizzavano grafie manoscritte molto difficili da interpretare, o redatti in una lingua ibrida lontana da quella attuale.
Arrivando al capitolo sesto, diventa difficile separare la parte documentale da quella emozionale in tutte le testimonianze orali raccolte. Ci sono molte notizie che abbiamo deciso di non includere in quanto le abbiamo considerate poco rilevanti per lo scopo di questa biografia; abbiamo incluso solamente quelle già sottoposte a verifiche ed altre che, in qualche modo, erano risultate verosimili nonostante fossero soggette ad aneddoti molto personali.
La storia vera, forse, non è convenuta dal punto di vista commerciale e, nel caso di Pilates, la popolarità che si è venuta a creare negli ultimi vent’anni per un mito costruito spesso sull’ignoranza, ha dato i suoi frutti, con un grande successo di marketing. Sono stati divulgati a mo’ di biografia episodi che non corrispondono al vero e, addirittura, con frasi drammatiche per attrarre il pubblico, quali, per esempio, “fu recluso in un campo di concentramento”, “di origine greca”, “infermiere di professione”, “fisioterapista”, “ballerino”, “ha insegnato a stelle del cinema” e così via fino all’infinito.
Il risultato finale di questa biografia non è altro che la verità ritrovata dopo moltissima pazienza, migliaia di ore, dedizione, perseveranza ed illusioni. Ma sicuramente non soddisferà molti, tra questi potrebbe essere annoverata Romana Kryzanowska -la qual cosa ci duole personalmente-, poiché lei credeva in un mito che aveva cominciato a creare lo stesso Joe Pilates e che successivamente lei stessa e, allo stesso modo, tutti continuarono ad alimentare dal giorno in cui venne meno. E, soprattutto, non piacerà alle tante persone che hanno modificato o adattato la biografia a interessi personali. Romana, perlomeno, aveva creduto a quello che le avevano raccontato lo stesso Joe e Clara, che lei stessa adorava, e che era considerata come la figlia che insieme non avevano avuto.
La nostra intenzione non è mai stata quella di accontentare qualcuno, ma quella di mostrare la verità ritrovata in documenti e in testimonianze orali affidabili. Certamente, un lavoro di ricerca non termina mai, per cui probabilmente troveremo altri dati affidabili e apporti rilevanti per continuare a completare questa biografia nel futuro.
Questa biografia è realizzata con l’animo di produrre una memoria storica attendibile, come se fosse un lascito per i futuri professionisti della Contrologia, clienti e pubblico interessato in generale, affinché possano crescere nel dialogo partendo dalla descrizione fenomenologica degli eventi, e non già dall’esegesi, che favorisce arbitrarietà alle quali siamo stati, deplorevolmente, abituati.
Javier Pérez Pont, Barcellona, primavera del 2013