In questo libro trovate diverse tecniche che ci aiutano nella via verso la realizzazione del Sé. Lo Yoga che proponiamo cerca, senza particolari pretese, di adattarsi alla vita di oggi. Dopo oltre trent’anni di ricerche ed esperienze dirette con diversi tipi di Yoga e con la Cabala, prendendo degli spunti dalle antiche tecniche, abbiamo cercato di adattarli ai tempi moderni e alla nostra quotidianità. Sono tecniche semplici che si possono in parte praticare in qualsiasi momento della giornata, sia in gruppo che individualmente. Queste tecniche sono state aggiornate tenendo conto del fondamento cardine dell’insegnamento di Ishvara che si basa su questi tre principi: Libertà, Luce e Amore.
Il libro è suddiviso in tre grandi capitoli: dal Fiore della Vita all’Albero della Vita cabalistico, l’Albero cabalistico dello Yoga e infine le tecniche dell’Ishvara Amrita Yoga.
Ishvara ci tiene a precisare che il cammino spirituale dovrebbe essere un volo verso la liberazione da ogni condizionamento, quindi, non bisogna fare di qualsiasi tecnica una gabbia.
Si potrebbe definire la Geometria Sacra l'emblema della realtà del cosmo. A volte viene chiamata linguaggio della luce o linguaggio del silenzio perché è l'idioma attraverso il quale viene creata ogni cosa. Chi ha un minimo di conoscenza di simbologie esoteriche, ha già ben presente che un'immagine, quasi sempre geometrica, nasconde un significato a volte anche molto complesso. Nel simbolo sono spesso racchiusi diversi concetti contemporaneamente, è praticamente un codice, non a caso il fenomeno dei cerchi nel grano, è un insieme di forme geometriche che racchiudono una enorme fonte di informazioni. La cosa incredibile della Geometria sacra e della simbologia è che trasferiscono delle conoscenze e delle informazioni a livello nascosto.
Il Fiore della vita è stato riscoperto di Drunvalo Melchizedek. Il Fiore della Vita e il Seme della Vita sono presenti ovunque in ogni cellula, in ogni zolla di terra, in ogni goccia d’acqua, in ogni particella d’aria e in ogni lingua di fuoco. Essi si trovano in tutto ciò che ha una densità, perché rappresentano la manifestazione della consapevolezza di “Essere”, dell’IO SONO. Recuperare e risvegliare la memoria di questi potenti strumenti energetici Divini, canali di Luce fra il Cielo e la Terra, consente il collegamento reale che viene creato tra la parte Divina “celeste” e la parte Divina “terrestre” di ogni essere umano.
Si chiama Fiore non solo perché rassomiglia ad un fiore, ma perché raffigura il ciclo di un albero di frutta. Dall’albero di frutta nasce un piccolo fiore, che attraverso una metamorfosi e diventato un frutto. Il frutto contiene il sé il seme, che cascando sul terreno poi cresce, diventando un altro albero. E così esiste un ciclo di 5 fasi: dall’albero diventa fiore, poi frutta, seme e quindi nuovamente albero. Questo è un vero miracolo.
Un altro immagine con questo schema è chiamato l’Albero della Vita. Questo immagine è al di là di qualsiasi razza, cultura e religione. È un’immagine che è strettamente collegato alla natura.
Dunque, se abbiamo un albero, poi un fiore, poi un seme e se queste geometrie sono parallele ai cinque cicli di un albero da frutta che vediamo sulla Terra, allora l’albero dovrebbe essere contenuto perfettamente nel seme. Se prendiamo le immagini del Seme della Vita e dell’Albero della Vita e le sovrapponiamo, possiamo vedere che corrisponde.
Nel Fiore della Vita c’è il seme della vita che sta per la pienezza di tutto l’esistenza. Il Fiore della Vita è fatto di 19 cerchi. Il cerchio è considerato come una rappresentazione dell'Infinito, non ha né inizio e né fine. Al suo interno sono tutte le forme dell'Universo. Tutto è stato realizzato e compiuto attraverso questo schema. Tutto nella natura fluisce in cerchi e ha un cerchio proprio. Ogni essere umano ha un suo cerchio. Il seme è fatto di 7 cerchi con seguente significato:
L’Albero del Mondo, cioè l’albero “paradisiaco” è in particolare relazione con il suo aspetto di “Albero della Vita”. Il frutto di questo albero dava la vita eterna. Il liquido che ne viene estratto si identifica con l'Amrita ovvero “cibo d'immortalità”. L’”elisir di vita” appare dunque più specificamente in relazione con quello che si può chiamare l'aspetto «vegetale» dell'alchimia nella quale corrisponde a quel che è la “pietra filosofale” per il suo aspetto “minerale”; si potrebbe dire insomma che l’”elisir” è l’”essenza vegetale” per eccellenza.
Possiamo trovare l’Amrita in forma liquida, simile ad un miele, sul piano fisico, grazie al processo della materializzazione. L’Amrita si manifesta nel momento in cui realizziamo la nostra natura originale. L’Amrita si materializza solo quando si raggiunge una certa frequenza vibratoria e se rientra nel piano divino. L’Amrita è tra le più forti manifestazioni della presenza divina. Dall’Amrita possono scaturire diversi profumi e, come succede anche nel caso della materializzazione della Vibhuti, anche la consistenza e il colore possono cambiare. L’Amrita ha, come fragranza di base, la rosa, che aiuta ad aprire il Cuore. L’Amrita lavora sul settimo chakra per aiutarci ad accedere a stati di coscienza più profondi. Chi ingerisce l’Amrita (una punta di uno stuzzicadenti è più che sufficiente), vivrà diverse esperienze di profonda pace e infinito amore. L’Amrita aiuta anche il rigenerarsi delle cellule del corpo. Questo significa che il processo d’invecchiamento si rallenterebbe. Il Santo Graal, che si trova nel nostro Cuore, è la coppa che contiene l'Amrita. La Manna dal cielo, di cui si parla nella Bibbia, si manifesta anche come Amrita. La differenza tra la Vibhuti e l’Amrita è che la prima purifica, mentre la seconda eleva lo stato di coscienza.
L’Amrita Yoga è l’antica scienza indiana dell’Ayurveda, che vi conduce alla Sorgente dell’essere, all’Immortalità. L’Amrita Yoga di Ishvara vuol essere un cammino verso la liberazione e, proprio per adempire a questo, esclude tutto ciò che può diventare una gabbia colma di doveri e rinunce, come d’indolenza.
La peculiarità dell’Amrita Yoga sta nel suo approccio olistico, che mira a condurre chi lo pratica in un profondo viaggio interiore, per imparare l’arte di sintonizzarsi con il vero Sé e riconnettersi alla propria Essenza. Imparando a concentrarsi e a meditare, mettendo l’attenzione sul momento presente, nel qui e ora, sarà possibile entrare sempre più in contatto con il nostro vero Sé, tutto ciò con amore e consapevolezza, immergendoci in uno stato di profonda pace interiore, in cui la mente e i sensi si calmano e si aprono nuove prospettive per la vita.
Il programma di Amrita Yoga di Ishvara si prefigge di presentare ai partecipanti uno stile di yoga libero dalla tradizione, che incorpora strumenti e tecniche antiche e nuove di crescita spirituale e personale.
L'Albero della Vita costituisce la sintesi dei più noti e importanti insegnamenti della Cabala. È un diagramma, astratto e simbolico, formato da dieci entità, chiamate Sefirot, collocato lungo tre pilastri verticali paralleli: tre a sinistra, tre a destra e quattro nel centro.
Le Sefirot corrispondono ad importanti concetti metafisici e archetipici, a veri e propri livelli all’interno della Divinità. Esse sono costituite dalle dieci modalità o dagli "utensili" di Dio. Nella Cabala il mondo è creato e sostenuto da dieci canali (Sefirot) di energia divina. Le Sefirot sono complesse, ognuna con molti significati e stati di coscienza diversi. Due di loro, Kether e Da’at, sono intercambiabili a seconda che le Sefirot siano viste dal punto di vista di Dio o dal punto di vista umano.
Le sette Sefirot inferiori operano sul mondo, mentre quelle superiori sono aspetti astratti della coscienza e ognuna ha una personalità biblica ad essa collegata. Queste associazioni agiscono in due modi: si può capire di più sulle figure bibliche attraverso la Sefirot ad esse collegate, e si può imparare di più sulla natura di ogni Sefirot vedendo la sua corrispondente figura biblica.
Tramite l’Albero della Vita ci arriva il nutrimento energetico presente nei campi di Luce divina che circondano la creazione. Tale nutrimento scorre e discende lungo la serie dei canali e delle Sefirot fino a raggiungere le creature, che ne hanno bisogno per sostenersi in vita.
I tre pilastri dell'Albero della Vita corrispondono alle tre vie che ogni essere umano ha davanti: l’Amore (destra), la Forza (sinistra), e la Compassione (centro). Solo la via mediana, chiamata anche "via regale" o via divina, ha in sé la capacità di unificare gli opposti. Senza il pilastro centrale, l’Albero della Vita diventa quello della conoscenza del bene e del male. I pilastri a destra e a sinistra rappresentano inoltre le due polarità basilari di tutta la realtà: il maschile e l’elemento fuoco a destra e il femminile e l’elemento acqua a sinistra, dai quali scaturiscono tutte le altre coppie d’opposti presenti nella creazione. L'insegnamento principale contenuto nella dottrina cabalistica dell'Albero della Vita è quello dell'integrazione delle componenti maschile e femminile, da effettuarsi all'interno della consapevolezza umana.
L’Albero della vita spiega ed illustra le varie funzioni essenziali dei viventi, in questo caso dell’uomo (femmina e maschio = le forze duali dell’Universo), cioè le dieci Sefirot (idee= funzioni) dell’Infinito e del Vivente, con le quali e dalle quali discende lo Spirito (Santo). L’Albero della vita è suddiviso in tre triangoli come segue:
Il Padre molto amato, il Figlio molto adorato e lo Spirito santo molto saggio vivono nelle profondità della nostra coscienza superlativa, aspettando l’istinto supremo della nostra realizzazione.
Dopo aver perso lo stato paradisiaco del Giardino dell'Eden, l'umanità non ha più accesso diretto all'Albero della Vita, che rimane l'unica vera risposta (in senso profondo, oltre ogni etichetta) ai bisogni d’infinità, di gioia e d’eternità che ci portiamo dentro.
Nel piano più spirituale le dieci Sefirot diventano le "Dieci Potenze dell'Anima", dieci luci o sorgenti d’energia, che aiutano costantemente la crescita di coloro che sanno connettersi con esse, nel loro cammino di ritorno all'Albero della Vita.
Lo schema dell'Albero della Vita è formato da:
La Numerologia è contenuta anche nell'Albero della Vita (Sefirot), che è un'interpretazione mistica dell'antico Testamento modulata dai rabbini ebrei. La parola sephir è aperta a diverse interpretazioni e può significare: cifrario = "numero" o "chiave di un codice segreto" sfera = raffigurata come un cerchio su un diagramma zaffiro = "luminosità" o "illuminazione".
Le dieci Sefirot sono state raffigurate in diversi diagrammi per aiutare la comprensione della Cabala con i numeri da 1 a 10. I numeri 1 e 10 costituiscono il sistema numerico intero, da cui sono derivati tutti gli altri numeri. L'Albero sefirotico è stato considerato come uno strumento matematico utilizzato da Dio nella sua opera della Creazione. Nel suo significato esoterico il numero 10 è considerato un numero onnicomprensivo, al di fuori di esso nient'altro esiste, perciò che oltre il dieci si ritorna nuovamente all'unità.
La prima Sefirot Kether è il numero 1. In questo numero sono nascosti gli altri 9. Rappresenta il grande e immutabile Padre del Tutto: Dio. È un numero considerato immutabile. È sommabile ad altri numeri, dando origine ad una serie numerica. L’ 1 può essere duplicato dando origine alla “riflessione di sé stesso” e al numero 2. Il numero 1 dà inizio ad una “vibrazione”: vibra dall’ immutabilità alla definizione e all’ immutabilità ritorna. È considerato il padre di tutti i numeri e quindi di tutte le cose. Il nome divino dato alla prima Sefirot è il “Nome del Padre”: IO SONO, cioè Esisto o Esistenza.
La seconda Sefirot Chokmah rappresenta la Saggezza ed è il Padre.
Il Padre, al quale si unisce la Madre, rappresenta il numero 3 e la Sefirot Binah. La terza Sefirot è la Triade. È detta l’Intelligenza (intesa come Comprensione). Questa Sefirot completa la Trinità ed essendo la Madre questa, congiungendosi con il Padre, mantiene l’ordine dell’universo. La 4° Sefirot Chesed rappresenta la misericordia. Il numero 5, la Sefirot Geburah è la forza. Il 6 Tiphereth rappresenta la bellezza, il 7 Netzach corrisponde alla vittoria, l’8 Hod è il splendore, il numero 9, la Sefirot Yesod è il Fondamento, rappresentato dal Potente Vivente, ovvero Dio vivente. La decima è chiamata Malkuth, cioè la Via del regno ma rappresenta anche il Nome Divino ADNI, Adonai. L’ insieme delle 10 Sefirot rappresenta l’Uomo celeste. Daat viene rappresentato dallo 0, che è l’Assoluto, nella realtà non esiste, ma se aggiunto agli altri numeri fa la differenza.
Secondo la tradizione ebraica e successivamente cristiana, gli Angeli sono organizzati in una gerarchia di differenti ordini, detti nel medioevo cori angelici.
Queste gerarchie sono fatte di persone intermedie tra Dio e gli uomini, in quanto uniscono e rappresentano la relazione esistente tra l’Assoluta trascendenza divina e la sua attività nel mondo. Essi, come lo stesso Dio e alcuni essere umani, vivono in un Paradiso trascendente, ma nello stesso tempo salvaguardano il potere donato da Dio di serviLo nel mondo, dove si manifestano con parole e opere.
Tradizionalmente, gli Angeli sono divisi in quelli che vengono chiamati nove cori. Questa gerarchia è costituita su nove nomi di gradi di Angeli che si ritrovano nella Sacra Scrittura. I gradi più bassi degli Angeli sono quelli con cui abbiamo più familiarità, visto che sono quelli che comunicano o interagiscono con noi. Agli Arcangeli è affidato il compito di trasmettere messaggi importanti agli esseri umani e possono proteggerci dal male. Nell’albero della vita ogni Sefirot corrisponde ad un Arcangelo:
Kether (Corona) – Arcangelo Metatron (Divino)
Hokmah (Saggezza) – Arcangelo Raziel (Padre cosmico)
Binah (Intelligenza) – Arcangelo Tzaphkiel (Madre cosmica)
Chesed (Misericordia) – Arcangelo Zadkiel
Geburah (Giudizio) – Arcangelo Camaele
Tiphereth (Bellezza) – Arcangelo Raffaele
Netzach (Vittoria) – Arcangelo Haniel
Hod (Gloria, Maestà) – Arcangelo Michele
Yesod (Fondamento) – Arcangelo Gabriele
Malkuth (Regno) – Arcangelo Sandhalphon
Daath (Conoscenza) – Assoluto, manifestazione di Dio (Shekinah)
La connessione tra le Sefirot e i Pianeti del sistema solare si basano sulla semplice osservazione oggettiva del sistema solare, così com’è visto da un osservatore esterno, cioè il cosiddetto sistema copernicano. Al centro c’è il Sole, circondato dalle orbite dei nove Pianeti attualmente noti. Esistono delle antiche rappresentazioni delle Sefirot nelle quali esse vengono indicate da cerchi concentrici. Nel nostro caso, Kether, la Corona, è il Sole, al centro di tutti gli altri cerchi. Le altre Sefirot sono i Pianeti, nello stesso ordine della loro vicinanza al Sole. Otteniamo così la seguente serie di corrispondenze:
Kether - Corona – Sole
Chokmah - Sapienza - Urano
Binah - Intelligenza - Saturno
Chesed - Amore - Giove
Geburah - Forza - Marte
Tiphereth - Bellezza - Venere
Netzach - Vittoria - Nettuno
Hod - Splendore – Mercurio
Yesod - Fondamento - Luna
Malkhut - Regno – Terra (4 elementi)
I nostri centri energetici, i Chakra, sono organi spirituali che governano il flusso di energia nel nostro corpo, influenzando la vitalità, la prospettiva generale sulla vita e la crescita spirituale. Quando il flusso naturale di energia è bloccato, si può creare stagnazione, depressione e malattie. Perdiamo energia quando guardiamo il lato negativo della vita oppure anche quando ci troviamo con persone negative.
È possibile associare i 7 chakra all’Albero della Vita (o albero Sefirotico) in un ordine che va dal basso verso l’alto e dove il superiore include l’inferiore (ma non viceversa). In particolare, mentre i chakra si possono definire “ruote”, ogni singola Sefirot è un vero e proprio “Mondo” che “risuona” dell'influenza della Sefirot che la precede e include quella che la segue. Ma sia i chakra sia le Sefirot possono associarsi a dei veri e propri centri energetici.
Ecco lo schema dei chakra collegato all’albero della vita:
Kether => Sahasrara
Hokmah => Ajna
Binah => Vishuddha
Geburah/Chesed => Anahata
Tiphereth => Manipura
Yessed/Net Zach => Svadhistana
Malkuth => Muladhara
Il Rituale Minore del Pentagramma è uno dei primi rituali da imparare nel corso del tuo cammino magico basato su un’interpretazione moderna della Cabala mistica e va praticato ogni giorno. Dato che vengono utilizzati i nomi divini di Dio - che corrispondono a ogni quarto elementale - per caricare il pentagramma, e gli Arcangeli di ogni quarto sono chiamati a proteggere la tua area, il cerchio formato da questi atti rituali magici funge da barriera impenetrabile contro forze magiche non volute e ti permette di procedere con il tuo lavoro magico.
Si inizia con l’eseguire la Croce Cabalistica che tradotto significa: "Poiché tuo è il regno, tua è la potenza e la gloria per sempre, nei secoli."